Cos’è la diplacusia?
Per la maggior parte delle persone le orecchie lavorano insieme, fornendo suoni che vengono percepiti dal nostro cervello come “unità”. Anche se le orecchie percepiscono toni leggermente diversi, il cervello è di solito in grado di integrare le informazioni che provengono dalle due orecchie. Allo stesso modo di come funzionano i nostri occhi: vediamo un campo visivo unico, non due.
Eppure alcune persone sperimentano una condizione nota come diplacusia.
La diplacusia è una forma di perdita dell’udito che fa sì che le nostre orecchie sentano in modo così diverso da creare un’esperienza “disturbante”.
Com’è facile immaginare, questa sensazione, spesso chiamata “doppio udito”, può essere inquietante e preoccupante per coloro che la vivono. Può colpire chiunque, ma è più comune tra le persone che presentano un calo uditivo da un orecchio solo.
Si può distinguere tra:
Diplacusia Disarmonica
Diplacusia Disarmonica, quando lo stesso suono viene percepito con un tono diverso a seconda che sia presentato nell’orecchio sinistro o destro.
Diplacusia Ecoica
Diplacusia Ecoica, quando lo stesso suono viene percepito dalle due orecchie in “momenti diversi”, come per l’appunto se ci fosse un’eco.
Quali sono le cause?
Coloro che sviluppano la diplacusia di solito se ne accorgono improvvisamente dopo l’esposizione a forti rumori, infezioni all’orecchio o traumi cranici. Anche la malattia di Meniére risulta, in alcuni casi, correlata al fenomeno diplacusico. Le principali cause sono:
- Perdita dell’udito indotta dal rumore
- Trauma alla testa
- Farmaci ototossici
- Malattie autoimmuni (come l’ipotiroidismo)
- Perdita dell’udito legata all’età
- Ostruzione del condotto uditivo esterno
- Otiti
- Neurinoma dell’VIII nervo cranico
Esistono cure?
Se la diplacusia è causata da un’ostruzione o un’infezione, l’udito può tornare alla normalità una volta che l’ostruzione viene rimossa o l’infezione si attenua. Se la causa è l’ipoacusia neurosensoriale, e quindi permanente, può essere trattata con l’utilizzo di apparecchi acustici o impianti cocleari.
In ogni caso è sempre opportuno parlarne con un Medico Otorinolaringoiatra o un Audiologo per avere una diagnosi precisa e, quindi, un’indicazione terapeutica corretta.