I bambini con perdita dell’udito hanno un impegno scolastico peggiore rispetto ai bambini con udito normale.
I dati di uno studio americano
I bambini sordi e con problemi di udito negli Stati Uniti hanno meno probabilità di partecipare alle attività extrascolastiche e hanno maggiori probabilità di avere prestazioni peggiori in diverse variabili di rendimento educativo rispetto ai bambini senza sordità o problemi di udito.
Questi risultati, provenienti da uno studio trasversale rappresentativo a livello nazionale su 150.000 bambini in età scolare hanno portato gli autori dell’Università della California a sottolineare la necessità di miglioramenti nell’intervento diretto per la sordità e i problemi uditivi nel contesto educativo.
Sordità o problemi di udito = risultati scolastici peggiori
Si stima che circa l’1,4% del campione di studio sia stato segnalato dai propri genitori o tutori come affetto da sordità o problemi di udito ed è risultato essere associato a risultati significativamente peggiori in otto misure di coinvolgimento scolastico su dieci.
Questi bambini frequentano classi tradizionali con coetanei normoudenti, ma necessitano di tecnologie di assistenza uditiva per ottimizzare il loro accesso al suono ed al linguaggio e per ridurre il rischio di conseguenze quali: disturbi della parola e del linguaggio, difficoltà psicosociali, problemi comportamentali, disturbi neuropsichiatrici e dell’apprendimento.
Lo studio è stato pubblicato nel numero di settembre 2023 della rivista JAMA Otolaryngology–Head & Neck Surgery (doi:10.1001/jamaoto.2023.2897)