Parte 1: l’Ottocento
La perdita dell’udito ha sempre fatto parte della vita degli esseri umani: i primi tentativi di aiutare le persone con difficoltà uditive risalgono al XVII secolo con le cosiddette trombe auricolari. Le “trombette” erano disponibili in un’ampia gamma di dimensioni ed erano realizzate con vari materiali, dal ferro alle corna di animali. In questo primo periodo non esisteva ancora una vera e propria “produzione di serie”.
Le trombe auricolari
Nel 1800 fu Frederick C. Rein a fondare a Londra la prima azienda nata per produrre e commercializzare trombe auricolari. Nel 1819 il re del Portogallo commissionò all’azienda un “trono acustico”. Un vero e proprio trono, scolpito, i cui braccioli erano in realtà delle trombe che culminavano in una sorta di tubo posto all’orecchio del sovrano.
Sempre Rein produsse verso la fine dell’ottocento un sistema per nascondere delle piccole trombe auricolari tra i capelli o nel cappello.
Miller ed il primo apparecchio acustico
La grande svolta avvenne dopo l’invenzione del telefono e del microfono, elementi che permettevano di controllare, seppur in modo ancora primordiale, il volume e la frequenza dei suoni.
Nel 1898 Miller Reese Hutchison inventò il primo vero apparecchio acustico, che utilizzava una corrente elettrica per amplificare i segnali deboli. Includeva microfono, amplificatore, cuffie e batteria: era però molto grande e difficile da usare.

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