Il calo dell’udito in Italia
Il 12% della popolazione Italiana ha un calo di udito. L’ipoacusia, infatti, riguarda circa 7
milioni di individui, con una significativa differenza in base all’età: dai 60 anni in su una persona su 3 ha difficoltà uditive.
Negli ultimi anni, l’aumento maggiore di cali uditivi si riscontra nella popolazione di età
compresa tra i 46 e i 60 anni, che risulta essere più esposta ai rischi di tipo ambientale,
legati ai rumori in ambienti di vita e lavoro (vedi articolo LE SITUAZIONI CHE METTONO
A RISCHIO L’UDITO – CSQ (csqualita.it) ). Osservando i casi accertati di malattie
professionali emerge che quelle legate all’udito rappresentano la terza categoria in ordine
di importanza.
Previsioni future
Si stima che la percentuale totale di ipoacusici sia destinata a superare in Italia gli 8 milioni
di individui entro il 2025, i 10 milioni entro il 2050.
Utilizzo di soluzioni uditive
Fortunatamente sempre più persone utilizzano soluzioni uditive per correggere le proprie
capacità di ascolto. Tutte le ricerche indipendenti (OMS, Censis, Eurotrack) mostrano
come la stragrande maggioranza dei portatori di apparecchi acustici (81%) è soddisfatta e
dichiara che l’uso di questi dispositivi ha notevolmente migliorato la propria qualità di vita.
Inoltre, tra coloro che utilizzano gli apparecchi acustici, il 70% dichiara che avrebbe dovuto
dotarsene prima.
Benefici delle soluzioni uditive
I maggiori benefici riguardano miglioramenti in diversi ambiti: capacità di
comunicare, senso di sicurezza, relazioni familiari, indipendenza, salute fisica e mentale.
La possibilità di poter provare gratuitamente le soluzioni uditive permette a ciascuno di
valutare in prima persona tali benefici. Se sei interessato ad una consulenza su questi
temi, puoi chiamare il centro CSQ più vicino a te per un appuntamento.