
La perdita dell’udito: una condizione diffusa
La perdita dell’udito è la terza condizione fisica cronica più comune dopo l’artrite e le malattie cardiache, che colpisce persone di tutte le età. È particolarmente comune tra gli anziani.
Prevalenza negli adulti e impatto dell’età
Circa il 15% degli adulti riferisce un certo grado di perdita dell’udito. L’età è il più forte fattore predittivo di perdita dell’udito, con una prevalenza in costante aumento una volta raggiunti i 60 anni. Quasi due terzi degli adulti di età pari o superiore a 70 anni soffre di una perdita dell’udito.
Differenze di genere e caratteristiche della perdita uditiva
I cinquantenni maschio hanno tre volte più probabilità di avere una perdita dell’udito rispetto alle donne della stessa età, ma con l’avanzare dell’età, i tassi di perdita dell’udito diventano simili tra i sessi, dimostrano gli studi. Nel complesso la perdita dell’udito legata all’età causa più spesso la perdita dell’udito nelle alte frequenze. In genere le persone aspettano 4 anni dall’inizio delle difficoltà uditive per acquistare gli apparecchi acustici.
L’evoluzione dell’età media degli utilizzatori
L’età media di chi porta gli apparecchi acustici è di circa 60 anni. Un dato importante, se si pensa che alla fine degli anni ’80 era di circa 70 anni. Da un lato c’è più attenzione alle disabilità uditive, dall’altro i miglioramenti della tecnologia permettono una qualità di ascolto e di comfort decisamente superiori al passato.
Soddisfazione e qualità della vita
La soddisfazione nell’uso degli apparecchi acustici, infatti, è costantemente migliorata nel corso degli anni e, dalle ultime ricerche nazionali, supera l’80%. Da un sondaggio che ha coinvolto oltre 500 dei nostri pazienti, il tasso di soddisfazione supera il 90%.
Conclusione
I dati presentati evidenziano come la perdita dell’udito rappresenti una sfida sanitaria significativa, destinata ad aumentare con l’invecchiamento della popolazione. Tuttavia, emergono segnali incoraggianti che indicano un cambiamento positivo nell’approccio a questa condizione.
Il fatto che l’età media di chi utilizza apparecchi acustici sia diminuita di dieci anni negli ultimi decenni dimostra una maggiore consapevolezza del problema e una riduzione dello stigma associato all’uso di questi dispositivi. Parallelamente, i progressi tecnologici hanno reso gli apparecchi acustici più efficaci e confortevoli, come testimoniato dall’elevato tasso di soddisfazione degli utenti, che supera il 90%.
Rimane tuttavia critico il ritardo di quattro anni tra l’insorgenza delle difficoltà uditive e l’adozione di soluzioni protesiche.
Non aspettare: la tua salute uditiva è importante
Non lasciare che la perdita dell’udito comprometta la tua qualità di vita. Come dimostrano i dati, chi interviene tempestivamente ottiene risultati migliori e maggiore soddisfazione dalle soluzioni protesiche.
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