Gli apparecchi acustici possono aiutare le persone a vivere più a lungo
Un nuovo studio mostra che gli apparecchi acustici riducono il rischio di morte prematura di quasi il 25%.
In Italia sono circa 7 milioni le persone con problemi di udito. Di queste soltanto il 25% di coloro che potrebbero averne beneficio usano gli apparecchi acustici, nonostante il 90% degli utilizzatori dichiara che la propria qualità di vita sia nettamente migliorata.
Oggi sappiamo che c’è un motivo in più per utilizzare gli apparecchi acustici, come evidenziato da un nuovo studio pubblicato su The Lancet Healthy Longevity.
“Abbiamo scoperto che gli adulti con perdita dell’udito che utilizzavano regolarmente apparecchi acustici avevano un rischio di mortalità inferiore del 24% rispetto a quelli che non li indossavano mai“, ha affermato Janet Choi, Otorinolaringoiatra e ricercatrice principale dello studio.
“Questi risultati sono entusiasmanti perché suggeriscono che gli apparecchi acustici possono svolgere un ruolo protettivo nella salute delle persone”.
Precedenti ricerche
Precedenti ricerche hanno dimostrato che la perdita dell’udito non trattata può comportare una riduzione della durata della vita (così come altri risultati negativi come l’isolamento sociale, la depressione e la demenza). Tuttavia, fino ad ora, sono state condotte pochissime ricerche per verificare se l’uso degli apparecchi acustici possa “allungare la vita”.
Lo studio
Lo studio rappresenta l’analisi più completa fino ad oggi sul rapporto tra perdita dell’udito, uso di apparecchi acustici e mortalità negli Stati Uniti e ha coinvolto circa 10.000 adulti di età pari o superiore a 20 anni, a partire dal 1999.
Un totale di 1.863 adulti sono stati identificati come affetti da perdita dell’udito.
Di questi, 237 erano utilizzatori abituali di apparecchi acustici.
I ricercatori hanno scoperto che la differenza di quasi il 25% nel rischio di mortalità tra gli utilizzatori abituali di apparecchi acustici e quelli che non li utilizzavano rimaneva stabile, indipendentemente da variabili quali il grado di perdita dell’udito (da lieve a grave), età, etnia, reddito, istruzione e altri dati demografici e storia medica.
Conclusioni
Choi sottolinea che tra un importante fattore collega l’uso degli apparecchi acustici con livelli ridotti di depressione e demenza. I miglioramenti nella salute mentale e cognitiva che derivano da un miglioramento dell’udito promuovono quindi una migliore salute generale, che si riflette nella durata della vita.
Fonte:
University of Southern California – Health Sciences. “Hearing aids may help people live longer.” ScienceDaily. ScienceDaily, 4 January 2024. <www.sciencedaily.com/releases/2024/01/240104002756.htm>.